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Risultati per: prove

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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

518739
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

Prove su collodio ottenute colla camera senza lenti. — Per fare queste prove abbiasi una camera stereoscopica, ossia una piccola camera fotografica

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conoscere l’ingegnoso istrumento che serve all'osservazione delle prove stereoscopiche, vale a dire lo stereoscopio. Noi dunque tratteremo

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L’ammoniaca è molto utile nelle arti, serve al fotografo in vari modi, per lavare le lastre, per fissare, modificare le prove, saturare i liquidi. È

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Questa sostanza, proposta da alcuni autori come un preservativo dei bianchi delle prove negative, è una sostanza solida, bianca, volatile, con odore

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. Coll’iposolfito di soda forma il sale doppio, che serve a fissare e colorare le prove, la reazione è

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consumato, perduto, sotto diverse forme, e la quantità veramente utilizzata non è che quella che trovasi rimanere nelle buone prove. Ma, se si ha l

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viceversa. Queste immagini, come dissimo nella introduzione, vennero denominate prove negative, per distinguerle dalle prove positive, ossia dalle

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Prove negative su albumina.

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Si hanno vari procedimenti per produrre le prove negative, o a meglio dire si hanno varie sostanze sovra cui riceverle, le quali sostanze necessitano

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Il procedimento conosciuto col nome di fotografia su albumina è quello, per cui si viene a produrre prove negative sopra lastre di vetro rivestite di

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è però necessario nel bagno in quanto che preserva la purezza dei bianchi delle prove.

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Qui devi essere avvertito che facilmente ti ingannerai sopra l’intensità da dare alle prove negative. Imperocchè queste si debbono sempre tenere più

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Per causa dell’ordine che abbiamo dovuto adottare, non faremo conoscere il modo di produrre le prove positive che dopo di aver descritto i vari

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Prove negative su collodio.

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Il procedimento comunemente conosciuto col nome di fotografia su collodio è quello per cui si viene a produrre prove negative sopra lastre di vetro

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elevata. Le prove, che si producono sopra di esso col mezzo della camera oscura sono dense, un po’ più tarde a prodursi, e convengono come prove

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piccola quantità di ioduro, per cui le prove che esso produce sono monotone, senza vigore di tinte.

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varie volte osservato, che quando si corregge il bagno con acido. acetico non si ottiene poi una grande purezza nei bianchi delle prove. L’acido nitrico

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prove guastando i bianchi.

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preferisce per fissare le prove negative, ed il cianuro di potassio è da anteporsi all’iposolfito di soda per fissare le così dette prove alabastrine

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produrre che poche prove, principalmente se il collodio non è contrattile, ed è abbastanza tenace ed adesivo al vetro.

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Vi sono altre vie per intensare le prove, ma esse essendo meno convenienti di quella che abbiamo or ora accennata, perchè o sono più complicate e

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In questa prima parte dei procedimenti fotografici essendoci noi prefissi di trattare specialmente delle prove negative, sembra fuori di luogo questa

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Le prove positive dirette dovendosi osservare sopra fondo nero, ne nasce che il loro rovescio usasi coprire con vernice nera o nero-bruna, composta p

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Prove negative su collodio secco.

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Si versa ora sullo strato l’albumina iodurata. Questa è simile a quella che usasi per produrre le prove negative su albumina, cioè:

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In questo modo si otterrà delle negative bellissime, e, quel che più giova, con una costanza così grande, che su 10 prove fatte, almeno 9 sono

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Prove negative su carta.

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È con un metodo somigliante che il signor Baldus ed altri operatori ottengono prove di grande dimensione, di molta bellezza.

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, sarà sempre generalmente usato nella preparazione delle prove positive.

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5ª Influenza dell'acidità del nitrato sul modo di agire della soluzione. — Nella formazione delle prove negative abbiamo fatto osservare che il

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Per le prove positive di gran formato bisogna di necessità far uso di una carta di spessore considerevole per poterla lavorare nei liquidi

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, mentre con altre prove negative molto oscure non si può ottenere più di due o tre prove positive al giorno. L’uno e l’altro eccesso è egualmente

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2a Bisogna lasciar venire il disegno positivo molto intenso. — La difficoltà principale nella produzione delle prove positive consiste nel saper

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L’iposolfito di soda in soluzione nell’acqua, che noi abbiamo trovato essere di un ottimo uso per fissare le prove negative, è un energico

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2a Tetrationato di soda. — Un bagno di iposolfito vecchio, alterato dall'immersione in esso di molte prove impregnate di cloruro e nitrato d'argento

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’argento, ed un acido di natura particolare, che continuamente si va formando, a misura che si continua a fissare altre prove.

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Varie sono le soluzioni di cloruro d’oro che vennero proposte per colorare le prove, principalmente le prove ottenute su carta albuminata, e si può

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Questa soluzione, mentre fissa assai bene e presto, comunica alle prove una tinta rosso-bruna calda che assai conviene per alcuni soggetti

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La prova nell’iposolfito non soffre più una riduzione o cambiamento di tinta molto notevole, perciò le prove non dovrebbero venir tirate troppo

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Sarebbe difficile il precisare il numero di prove di una data grandezza che si possono fissare con certezza di buon esito in una data soluzione di

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3a Modo di riconoscere lo spoglio delle prove. — Nel fissare le prove coll’iposolfito di soda, è difficile il riconoscere colla sola osservazione

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2a Prove ottenute nella macchina a copiare con luce debole e con luce forte. — Nel procedimento del fissare le prove si osserva una notevole

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viva, imperciocchè le prove fissate con una luce troppo intensa, non potranno avere tutta la voluta freschezza nei bianchi.

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4a Importanza del rinnovare l'acqua di lavamento. — Le cure che si prendono nel ben lavare le prove non sono al certo mai soverchie per assicurare

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L’iposolfito di soda ammoniacale richiede un minor tempo per sciogliere la sostanza sensibile delle prove, come si può verificare osservando in modo

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Non giova prolungare di troppo il tempo del lavamento delle prove nell’acqua, perchè i bianchi di essa verrebbero ingialliti.

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Il colonnello O. Baratti, per colorare le prove, propone l’uso di soluzioni diverse, che si debbono stendere con un pennello sulle varie parti delle

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Prove gelatinate. — Le così dette prove gelatinate, nelle quali la colla di pesce applicata sull’immagine è così forte che il disegno pare ricoperto

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L’immagine di Daguerre vuole esser fissata in modo affatto analogo a quello preconizzato per le prove negative su albumina, collodio e carta. Laonde

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